Ciao Luanda,
se questa mattina sono arrivato al lavoro mezzo addormentato è perché ieri sera tua madre e tante altre splendide persone mi hanno tenuto compagnia durante la serata in tuo ricordo.
Ho mangiato come un bue e non mi sono risparmiato neanche nel bere, d'altro canto era impossibile con tutte quelle squisitezze messe lì apposta.
Ho ascoltato poesie, canzoni e racconti; ho visto le tue immagini proiettate sul muro e persino sul soffitto, ma soprattutto mi sono ritrovato così coinvolto emotivamente da tanta gente di tanti paesi diversi, che una volta tornato a casa ho fatto fatica a prendere sonno, così come mia moglie Sara.

E adesso sono qui, dovrei lavorare ma ho poca voglia e ancor meno energie per farlo. E il bello è che non ti ho mai conosciuta di persona ma sai com'è: ci sono persone che vivono dentro ognuno di noi anche se non lo sappiamo, e altre che prima o poi rivedremo quando e dove meno ce le aspettiamo.
E allora grazie per avermi dato l'opportunità di essere lì, ieri sera, a fare un pò di casino come avresti voluto tu. La prossima volta che m'incazzerò perché ho perso l'autobus per un pelo, penso che mi sentirò arrivare da lassù un bel "Sei proprio scemo!" seguito da una risata sonora. E magari dalle strofe di una canzone in portoghese.
Ciao bella stella, vedrò di fare qualcosa di buono anche per te.
Fabio